8 luglio 2008

 

Partenza con molto comodo: verso le 11.  Fatta la prima indigestione di autostrada, 630 km circa, fino alla Svizzera, area di servizio di S. Gottardo Sud.

 

9 luglio

 

Finiamo di attraversare la Svizzera ed entriamo in Francia. Decidiamo di non fare l'autostrada per evitare la monotonia e per visitare qualche luogo lungo il percorso. Solo che le continue deviazioni per lavori in corso, malissimo segnalate, ci fanno spesso pentire della scelta. Passiamo per Rochamp e possiamo vedere la famosa chiesa di St. Marie du Haut di Le Corbousier. Posta in cima ad una collina, distante dal paese, si staglia con la sua singolare e affascinante forma contro un cielo di un intenso azzurro: un vero spettacolo!

Ripreso il cammino fin quasi a Sedan. Quando si avvicina la sera inizia la solita spasmodica ricerca della trattoria ideale, dove mangiare cibo locale, gustoso e a prezzi abbordabili.... In questo ennesimo tentativo alla fine siamo approdati  esausti in un posto che definire “scrauso” è solo un minimizzare.  

Alcuni tavolini di formica con macchie sovrapposte, alcune sedie accatastate alle meno peggio su un angolo, orribili soprammobili su mensole e un enorme televisore che emetteva immagini annebbiate, tipo acquario (evidentemente avevano risparmiato sui pixel). Il gestore era un tipo sbrigativo, con orecchino, e quando gli abbiamo chiesto quali fossero i piatti del giorno ha velocemente vomitato il menù, con pronuncia che non doveva essere quella della Sorbona. Quando io ho detto “Je n'ai pas compris” è rimasto muto con una espressione del genere “non è un mio problema” Dopo un silenzio imbarazzante ho cercato di chiedere ulteriori chiarimenti. Alla fine abbiamo capito che la scelta era tra la carne di canguro (sì, nel nord della Francia) e manzo. Come si può ben indovinare abbiamo optato per il secondo.

Gli altri avventori del locale consistevano in una coppia assolutamente in sintonia con il luogo: una lei con ricci capelli corvini, chiaramente tinti e un lui pluritatuato, con orecchini, capelli biondi lisci e  lunghi, chiaramente tinti. Una specie di Highlander dei poveri.