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Poco dopo ripreso il cammino per andare a casa dei nostri Servas (67): Munro e Janet.

Abitando ai confini con la realtà non avremmo mai pensato che fossero così popolari tra i viaggiatori Servas. Sta di fatto che quando siamo arrivati abbiamo trovato già altri 2 ospiti tedeschi, Christiane e Ludvig  e la mattina dopo sono giunte una madre francese/spagnola con 2 figlie e il pomeriggio un'altra famiglia francese di 4 persone! La sera a cena eravamo 14 persone!(68) Pare che abbiano una media di 70/80 ospiti l'anno! E pensare che quando li abbiamo scelti abbiamo pensato: si sentiranno così soli che saranno felici di vedere qualcuno!

Come al solito l'incontro con i locali è altamente istruttivo e arricchente. Munro e Janet abitano in questa casa dal 1978 quando si sono trasferiti dall'Inghilterra. Hanno 2 figli, sposati, e che vivono in terraferma. Hanno pecore, mucche e un po' di terra per l'orto e per estrarci la torba.  Lui è appena andato in pensione (organizzava le attività comunitarie per tutta le isole: immondizia, sanità, ecc) lei è una insegnante di francese. Munro ha un folto barbone bianco (69), una voce baritonale e una risata travolgente. Ama scherzare e  adora il vino, per cui con le nostre bottiglie di “car.pie.diem” abbiamo fatto un figurone!

Lei è molto disponibile e ci ha spiegato molte cose nei settori più disparati: religione, conduzione delle fattorie, whisky, ecc.

 21 luglio

 Dopo la lunga colazione comunitaria ci siamo sparpagliati: io e Pielu siamo andati a Stornoway (70 +), centro principale di Lewis e di tutte le Ebridi a sbrigare un po' di commissioni e a visitare il locale museino sulla storia e tradizioni delle isole. Cena comunitaria con grande scelta di whisky finali.

 22 luglio

 Ripartiti per la visita  di LEWIS. La prima sosta è stata per visitare il sito di Callanish (71+) (un circolo di pietre di circa 5000 anni fa, lo stesso periodo delle piramidi egizie) di grande suggestione. Nella zona ci sono anche altri circoli (72), più piccoli persi tra i campi: tra mucche, pecore (73+) e, cosa più rara, una nidiata di maialini (74 +) rosa e pezzati che scorrazzavano felici e accorrevano verso i visitatori tipo carica dei 101, per poi tornare da mamma scrofa per la poppata!

 

Altra sosta a Dun Carloway (75+) che  è invece un “broch”, ovvero una torre di avvistamento di circa 2000 anni fa con una struttura incredibilmente somigliante ai nostri nuraghe.

 

Ripreso il cammino per l'isola di Great Bernera collegata con un ponte a Lewis. Paesaggi selvaggi, con pochissime case sparse, fiori, fiordi e laghetti(76+)ma come  sempre, in questi nulla totali,  c'è la cabina telefonica rossa e la cassettina della posta (77)! L'isola termina con una bellissima spiaggia bianca (78+), cimiterino (79) e parcheggio cucciolo munito di toilets pulitissime e funzionanti. Questi posti sono il paradiso dei camperisti: pochissima gente, paesaggi suggestivi e servizi efficienti! Turisti inglesi (o scozzesi), incuranti della pioggia, sono usciti dalla macchina e si stanno facendo una “nice cup of tea” con un fornellino da campeggio!

 

Ritornati indietro per visitare la parte più occidentale di Lewis, la penisola che termina con Gallan Head (80). Siamo attratti dall'idea di cenare in un ristorante francese che si trova proprio sulla punta. Quando siamo arrivati lì ci siamo trovati avvolti da un nebbione che ci impediva di vedere alcunché .  A stento siamo riusciti a riconoscere  il posto. Vestiti con scarponi infangati e abiti da battaglia abbiamo varcato la soglia del ristorante (da fuori sembrava alquanto modesto) e ci siamo trovati in un ambiente raffinatissimo, con donne vestite in lungo, cameriere che le titillavano con aperitivi.... ci siamo sentiti tanto inadeguati (forse anche come portafoglio) e con uno sguardo di intesa (fondamentale in questi frangenti) abbiamo girato i tacchi e siamo tornati al camper.

Il nebbione ci impediva di vedere dove avremmo potuto sostare, per cui abbiamo     preso una traversa della “single track road” e ci siamo fermati al primo spiazzo, tra raffiche di vento e pioggia dove abbiamo allestita un'ottima cena con zuppa e insalata di salmone!

Buffa situazione passando davanti a una delle poche case che formano il paesino: una vecchia con mantellina sulle spalle, seduta su una sedia a dondolo nella “conservatory”(specie di veranda vetrata) , in una totale immobilità. Sembrava un’opera di Muegg!