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La visita a Budapest è stata arricchita dall’incontro con  Annamaria, sua madre Kristina, sua figlia Anna, il di lei fidanzato Andrea (uguale a Morgan, il cantante). Non solo perché ci ha mostrato delle parti della città che forse ci sarebbero sfuggite, ma anche perché parlare con persone del luogo fa capire molto più la realtà di un paese e di un popolo di molti libri.. Insieme abbiamo visitato la galleria Nazionale, dove era in corso una temporanea di pittori ungheresi fauves; Piazza degli Eroi costruita quando l’Ungheria è passata dallo status di colonia dell’Austria a quella di quasi-pari. E’ stato quello per l’Ungheria una sorta di rinascimento che ha anche portato un certo sviluppo artistico. E poi gli eleganti quartieri di Pest. Il tutto è stato coronato da una ottima cena a casa di Kristina, che ci ha cucinato piatti tradizionali, tra cui la zuppa di frutta e panna, un piatto a base di pollo immerso in una saporitissima salsa e servito con gnocchetti, ecc.  Kristina abita in un bellissimo appartamento in mezzo al verde con vista sulla collina di Buda. Una cosa assolutamente esclusiva. Lei è un architetto che dopo l’89, aiutata dalla figlia e dal genero, si è trovata un socio italiano e si è messa a fare ristrutturazioni importando materiali italiani, soprattutto ceramiche. Gli affari sono andati bene e i risultati si vedono. Se, come molti ci hanno detto, dopo l’89 una piccola percentuale di persone sta molto meglio e una grande maggioranza sta peggio…sicuramente Kristina appartiene alla prima categoria.

 


A Budapest abbiamo anche fatto un’ottima cena in un ristorante consigliato dalla “Lonely Planet” (malauguratamente lasciata sui gradini della Galleria Nazionale). Nel quartiere di Obuda (letteralmente “la vecchia Buda”)  al ristorante Kehli Vendeglo’ in Motus Utca: petto d’oca servito con riso, verdure, ottima salsa e innaffiato con un vino di Villany…(23 euro a persona).

Notevole anche il mercato coperto, una imponente struttura in ferro battuto progettata da Eiffel, restaurato negli anni ’90. E’ su 3 piani. Ricco, vivace, pulito. Ci abbiamo pranzato prendendo pesce fritto e una specie di strudel. Vi abbiamo anche comprato alcuni salami con cui stimolare l’appetito ai vari Rossi, Eugenio e altri disappetenti amici perugini.

Anche la visita ai bagni Gellert e la colazione alla pasticceria Gerbeaud hanno costituito 2 momenti salienti. Molta atmosfera viennese inizio secolo!

 Sonia racconta il suo viaggio

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