|
|
|
![]()
|
|
|
Budapest |
![]()
Cari amici, di ritorno dal nostro viaggio annuale (ormai una tradizione consolidata) ci piace condividere questa esperienza. Doveva essere un viaggio in tono minore...a causa delle vicende personali e della frustrazione per la mancata Samarcanda. In realtà Ungheria e Romania si sono rivelate molto interessanti, più di quanto avremmo potuto immaginare all'inizio. La Romania in particolare ci ha riservato sorprese artistiche e paesaggistiche molto belle. Non è stato un viaggio rilassatissimo, come pensavamo, sia per il gran caldo umido dell'Ungheria (viva l'Iran dove almeno è secco) sia per le pessime strade della parte nord della Romania che ci hanno costretto a percorrere moltissimi chilometri a venti-trenta all'ora, cercando inutilmente di evitare enormi buche. In alcuni tratti dovevamo marciare in prima, zigzagando tra i crateri. Del camper abbiamo dovuto a volte quasi raccogliere i pezzi. Abbiamo incontrato persone simpatiche che ci hanno permesso di conoscere meglio la realtà di quei paesi (ospiti della madre di una amica ungherese a Budapest, due rumeni che hanno viaggiato con noi in camper per tre giorni mentre andavamo a visitare i monasteri della Bucovina, e due simpaticissimi pensionati ci hanno ospitato due giorni a Timishoara nella loro casa, ed è stato a volte molto commovente sentire i racconti della loro vita nei tempi passati).
|
|
|
|
|
Trieste
Abbiamo fatto la prima sosta a Trieste che per una serie di motivi non eravamo mai riusciti a visitare. Siamo arrivati sulla bellissima e imponente piazza principale che affaccia sul mare mentre il sole stava tramontando. Abbiamo parcheggiato a 1 metro dall'acqua godendoci i colori del tramonto e..., poichè la poesia mette fame, siamo andati subito dopo a cercare una osteria, "Gepi lo slavo", famosa, qualcuno ci ha detto, per "la porcina", specialità triestina a base di maiale, credo, lesso. Non esattamente un piatto estivo! Infatti Gepi aveva chiuso i battenti e se ne era andato in ferie! Un passante interpellato ci ha suggerito un'alternativa dove poter cenare (ma senza "porcina").
|
|
|
![]() L'indomani, dopo aver visitato il centro storico della città, ci siamo diretti verso la Slovenia, che abbiamo attraversato velocemente in autostrada, per poi entrare in Croazia e dirigerci verso nord, verso il confine ungherese. Siamo entrati in Ungheria da sud, esattamente da Barcs. Da lì ci siamo diretti verso Abaliget, sona di villeggiatura a nord di Pecs. Si trova in una zona collinare, tra il verde, con 2 laghetti artificiali e una grotta (si tratta di una zona carsica) visitata da molti turisti. L'abbiamo visitata anche noi...ma dopo aver visto Frasassi non ci ha particolarmente impressionato. La zona è comunque molto piacevole e rilassante.
|
|
|
|
L'indomani siamo ripartiti per Pecs.
Abbiamo visitato il centro storico non molto esteso, molto ben curato, con
edifici ben restaurati, per lo più barocchi e con qualche caratteristica
particolare: ad es. 2 moschee di cui una trasformata in chiesa, visto
che questa zona fu per diverso tempo sotto il dominio turco. L'artista
Vasarely è nato qui ed abbiamo visitato il bel museo che la città gli ha
dedicato. Abbiamo anche consumato il primo di una serie di goulash in
un ristorantino del centro.
Ripartiti alla volta di Orfù, vicino ad Abaliget, altra piacevole zona
di villeggiatura in mezzo ai boschi con altri laghi artificiali. Ci
siamo sistemati sulla riva di uno di questi, sotto alberi di susine carichi
di frutti maturi. Abbiamo cenato schiaffeggiandoci braccia e gambe per
scacciare gli sciami di zanzare. Neanche tra le più moleste, devo
ammettere. |
|
| Da lì ci siamo
diretti a Vezrem, sul lato nord orientale del lago di Balaton. E' una
città molto graziosa, con un "castello" che la sovrasta, in realtà la
vecchia città medioevale con le sue stradine ed edifici storici, molti dei
quali barocchi. C'erano pochissimi abitanti e turisti in giro.
In realtà essendo domenica, tutta la popolazione si accalcvava sul lago
Balaton. Ce ne siamo resi conto percorrendo la strada che costeggia a
nord il lago. Una specie di costa adriatica. A proposito, pare
che molti tedeschi, a causa degli esagerati aumenti dei prezzi in Italia
abbiano tradito le nostre coste per il lago Balaton. Certo gli
"acquafun", le bancarelle di cianfrusaglie, la forte urbanizzazione non ci
fa amare particolarmente questi luoghi. Forse venendo fuori stagione
si potrebbero apprezzare certi tratti di costa, tra belle case e vigneti (è
una delle zone "vinifere" dell'Ungheria), ma non ora. Il Balaton
termina con una bella cittadina, Kesthely, dove abbiamo cenato e pernottato.
La città ha un bellissimo castello della fine del '700 costruito da una
nobile famiglia locale. E grazie all'amore di un membro di questa
famiglia per il collezionismo, possiamo ammirare splendide collezioni di
armi, gioielli, ceramiche, ecc. Notevole la biblioteca. |
::
| ![]() ![]()
|
|
| Segue al numero
2
3 4 5 |
| |