UZBEKISTAN

Il nostro viaggio del 2007

di Pierluigi e Sonia

7 luglio 2007

Partenza ore 16 da Ancona con traghetto Anek. Arrivo ad Igoumenitsa intorno alle ore 9 di mattina ora locale. Inizia così l’avventura. Con alcune novità sulle strade greche ormai da noi attraversate regolarmente ogni 2 anni. Ci sono alcuni tratti di superstrada in più che velocizza  molto il percorso. Dopo Grevenà fino al confine turco è quasi tutta superstrada.

Prima sosta per dormire qualche km prima di Xanthi, in un’area di sosta per TIR. Filippo spariva in mezzo a quei bestioni. Al mattino socializzato con un camionista turco che ci ha offerto un caffè tirato fuori dal suo cucinino da campo , non molto a norma dal punto di vista igienico. Ha poi approfittato della foto che Pierluigi ci ha fatto per smanacciarmi un po’ e darmi un bacio ….. Ha infine detto tutto il male possibile dei curdi…. Ha insomma tirato fuori tutto il repertorio di turco piccolo piccolo.

Novità alla frontiera turca da noi superata svariate volte: non ci sono più bolli da pagare, solo timbri e firme. E poi in Turchia è ormai ufficiale la nuova lira turca YTL che è anche fisicamente molto simile all’euro…chissà cosa vorrà dire! 1YTL = 60 cent di euro.

La benzina e il diesel si confermano più cari che in Italia e al solito ci chiediamo come facciano i poveri turchi!

 Dopo 250 km

 siamo a Istanbul, ed esattamente Yeshilkoy, quartiere fikissimo vicino all’aeroporto dove ha sede l’ambasciata del Turkmenistan. Ci siamo installati con il camper in attesa dell’apertura dell’ambasciata, l’indomani, lunedì.

Ma ecco l’amara scoperta: tutti i fax, raccomandate e telefonate fatte dall’Italia nei 3 mesi precedenti non erano serviti a niente! L’impiegata (l’unica a parlare inglese nell’ambasciata) non  aveva ancora richiesto alcun visto ad Ashgabat e ci proponeva candidamente di aspettare ad Istanbul una settimana e forse due !!! La nostra faccia e la nostra rabbia che controllavamo a fatica devono avere convinto lei e il suo capo “non parlante”a fare qualcosa per intraprendere una procedura d’urgenza. Così ha promesso il visto in 2/3 giorni….anche se ormai ci fidiamo poco.

Abbiamo approfittato di questo tempo di attesa per rituffarci nella sempre affascinante Istanbul. Rivisitato la Moschea Blu, S. Sofia, Rustem Pashà (la mia preferita) e visto per la prima volta la Basilica-Cisterna (.). Trattasi di una vera e propria cisterna fatta costruire dall’imperatore Giustiniano con i materiali di risulta di antichi edifici: templi, chiese. Il risultato è assolutamente sorprendente: una specie di moschea dalle 1000 colonne i Cordoba, ma lo scopo non è mai stato sacro.

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